La tragedia aerea in Etiopia
Come associazione di volontariato in Africa siamo stati profondamente colpiti quando il 10 marzo scorso un disastro aereo in Etiopia ha provocato 157 morti.
Tanti hanno pensato che lì è "Terzo mondo", gli incidenti sono più probabili, non c'è attenzione alla sicurezza.
Ma la compagnia aerea è un fiore all'occhiello dell'Etiopia e l'aereo è un Boeing di ultima generazione.
Moltissimi dei passeggeri morti erano parte del mondo del volontariato e della cooperazione, Addis Abeba ospita infatti la maggior parte delle agenzie Onu per lo sviluppo, l'alimentazione, la salute, la lotta al cambiamento climatico.
Otto delle persone decedute erano volontari italiani: le giovani Maria Pilar Buzzatti e Virginia Chimenti lavoravano per il World Food Program; viaggiavano con altri cinque membri della stessa organizzazione, basata a Roma.
C'era l'archeologo siciliano Sebastiano Tirsa, in missione per un progetto dell'Unesco.
Dal mondo del volontariato su quell'aereo viaggiavano tre cooperanti della onlus bergamasca Africa Tremila: il presidente Carlo Spini e la moglie Gabriella Vigiani di Sansepolcro, il tesoriere Matteo Ravasio.
A tutti esprimiamo il nostro cordoglio.