La mortalità materno - infantile in Africa

Bambina al villaggio di Caboxangue
Nell'Africa Subsahariana per molte persone il diritto alla salute resta un miraggio.

​In tutto il continente, che ha una popolazione di 995 milioni di abitanti, oggi lavorano meno medici che nella sola Italia (60 milioni di abitanti).

All'appello mancano un milione e mezzo di operatori sanitari e la situazione è ancora più drammatica nelle aree rurali, perché l'80% dei pochi medici disponibili è concentrato nella città, dove però vive soltanto il 20% della popolazione.

Ogni anno, nel mondo, più di 500.000 donne muoiono dando alla luce un bambino, a causa di complicanze durante la gravidanza o al momento del parto, spesso seguito senza alcun tipo di assistenza, in condizioni igieniche critiche e in strutture sanitarie fatiscenti o inadeguate.

In questo ambito, l'Africa subsahariana detiene un triste record: 1 mamma su 16 (6%) rischia di morire per cause legate alla maternità; nei paesi industrializzati, il rapporto è di 1 a 3.800 (0,02%) (dati Unicef).

Le cause sono tante: mancanza di servizi e di personale sanitario adeguato, cure troppo costose, gravidanze precoci, impossibilità di controlli prenatali, assenza di diagnosi e di assistenza al momento del parto...

Le conseguenze sono drammatiche: le mamme rischiano gravi complicazioni che possono portare all'invalidità, ad infezioni, alla contaminazione del feto, alla morte, propria e del nascituro.

A cura di Giampietro Cincotto


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Nome File: Giornalino Settembre 2011
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