Dal Villaggio di Caboxangue

Villaggio Caboxangue

Il viaggio dei volontari

A gennaio sono partiti 7 volontari per la Guinea Bissau. 
La missione oggi vede la presenza di tre frati guineiani: Padre Joaquim, Frei Cesario e Frei Benicio. 
Ognuno di loro si occupa delle attività pastorali, ma è anche referente di azioni sociali ben precise, dalla gestione della casa, alla gestione della scuola e al rapporto con il villaggio per migliorare la crescita culturale. 
I volontari hanno assistito a un notevole cambiamento. 
Infatti nell'anno 2012 il direttore e i frati francescani della missione sono riusciti a migliorare la gestione della scuola. 
Sono stati inoltre creati gli orti per soddisfare il fabbisogno di verdura ed è iniziato un programma di avvio di una piccola azienda agricola. 
L'associazione sta sviluppando un progetto che vedrà l'installazione di un sistema fotovoltaico, che produrrà energia elettrica per la missione, la scuola e il dispensario medico. 
Si sta pianificando e avviando un lavoro per un nuovo centro sanitario, si sta anche lavorando per la formazione del personale. 
I volontari sono tornati in Italia motivati e felici per aver potuto constatare alcuni cambiamenti effettuati nell'ultimo anno.

Progetto orti: promozione della donna e dei giovani 

Quest'anno Caboxangue ci ha accolti con nuove sorprese e nuovi progetti, fra cui la realizzazione di due grandi orti, nel cuore del villaggio. 

Il primo orto è destinato per una parte alla missione, nel quale sta lavorando un gruppo di giovani studenti e invece un'altra parte è gestito da un gruppo di donne. 

Quest'ultime sono le più sfruttate, sia sul piano lavorativo, che su quello della dignità umana. 

In un'altra parte del villaggio è nato un altro grande orto grazie al contributo di Karimo (che è uno del villaggio che lavora per la missione da tanti anni). 

Anche quest'orto è lavorato in prevalenza dalle donne di quel quartiere. 

Il lavoro negli orti rende le donne più consapevoli dei propri diritti. Il tutto è stato reso possibile grazie all'interessamento di Frei Cesario (frate francescano) che è riuscito a individuare un'area di terreno insieme al sindaco del villaggio e a coinvolgere moltissime persone esterne per la preparazione della terra. 

In loco si sono resi conto che se la gente del villaggio imparasse a coltivare, mangerebbe in modo più sano e vario, soprattutto le donne e i bambini, che sono i più esposti alle fatiche. In questo modo, assieme ad una migliore igiene, potrebbe diminuirebbe il tasso di mortalità, che in Africa è enorme. 

Rimane aperto il problema della carenza d'acqua, soprattutto nella stagione secca: si stanno cercando delle soluzioni a breve e lungo termine, come la costruzione di cisterne, in quanto i pozzi già costruiti non sono sufficienti.


Avviata un'azienda agricola 

Al fine di potersi garantire il sostentamento, la nostra associazione, i tre missionari e gli abitanti del villaggio, hanno deciso di avviare in modo sperimentale, sia all'interno che all'esterno della missione, un centro per la produzione di frutta e un allevamento di animali da cortile. 

Durante l'anno è stato costruito un recinto per i maiali e presto si inizierà anche con l'allevamento di polli. 

Le uova e i pulcini provengono dal Senegal. 

Si dovranno acquistare delle incubatrici per covare le uova e pian piano ingrandire l'azienda. 

Anche il progetto del fotovoltaico, che è in fase ancora di elaborazione, permetterà una volta installato di sfruttare l'energia solare e dare quindi continuità elettrica alle varie attività messe in atto.


La Scuola Sambù in crescita qualitativa 

 I volontari hanno costatato i migliora-menti avvenuti nella Scuola Sambù. 

E' stato realizzato l'orto, sviluppato nella parte posteriore della scuola, per fornire la mensa, assieme a una piccola struttura costruita con materiali locali e adibita a cucina. 

Prossimamente verranno realizzati anche posti a sedere utili agli alunni durante l'ora di pranzo. 

A una riunione tra insegnanti e genitori, per la prima volta hanno partecipato circa 150 genitori (gli studenti sono 380) e l'interesse e il coinvolgimento dei genitori sta aumentando. 

Da settembre 2012 Frei Beinicio, con il direttore, è il referente della scuola Sambù e la sua presenza ha favorito dei cambiamenti sostanziali: sulla formazione degli insegnanti, che ora è obbligatoria, sull'approvazione del regolamento della scuola e sull'introduzione di nuove materie, educazione fisica e cultura religiosa (gli insegnanti sono i frati stessi). 

Il Comitè (comitato della scuola) ha riconosciuto la notevole qualità del lavoro svolto in questi anni.


Il dispensario è ancora carente 

L'ambulatorio medico di Caboxangue è ancora precario. 

E' carente di materiale sanitario, e c'è mancanza di igiene. 

Un'accurata pulizia quotidiana e un'educazione sulla prevenzione igienico sanitaria renderebbe la struttura più accogliente e permetterebbe di non mettere a rischio l'incolumità pubblica con infezioni e malattie. 

Attualmente c'è solo l'infermiera, Segunda, che si occupa del primo intervento su tutte le patologie, ma non è sufficiente. 

I volontari e i missionari hanno vissuto un episodio drammatico: una donna, in fase di parto, ha dovuto essere trasportata d'urgenza in auto verso Bedanda, dove si trova l'ospedale più vicino, con un medico competente. 

Il nascituro era podalico ed era necessario intervenire con il taglio cesareo. 

L'intervento e la prontezza di Lorenza, infermiera volontaria, sono stati fondamentali, in quanto la donna, durante il tragitto, ha partorito. 

Le cattive condizioni stradali hanno favorito il parto della bambina, che purtroppo è deceduta, malgrado gli sforzi fatti da Lorenza. 

Il pensiero di tutti noi è stato rivolto alla strada così disastrata. 

Probabilmente, se la strada fosse stata percorribile in poco tempo, la partoriente sarebbe arrivata all'ospedale e forse la bambina si sarebbe salvata.  


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Nome File: Giornalino Aprile 2013
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