Rimesso a nuovo il dispensario medico
Gli scopi principali, dal punto di vista sanitario, del viaggio a Caboxangue nei primi mesi del 2014 sono stati: portare l'acqua al dispensario medico, sanificarlo, dipingerlo ed infine svolgere un'azione di supporto all'infermiera Segunda presente nel villaggio.
Fin dall'arrivo, prioritaria è stata la scelta di iniziare gli scavi per collegare con delle tubature l'impianto idrico della missione al dispensario.
Il lavoro ha comportato l'esecuzione di uno scavo della lunghezza di circa 400 metri per la posa di un tubo di plastica specifico per l'acqua (spedito dall'Italia tramite il container del novembre 2013).
Con l'aiuto di Padre Cesareo, del Comitè (comitato di gestione del villaggio) e del Regulo (capo del villaggio), l'intera popolazione capita l'importanza di questo intervento ha partecipato all'esecuzione dei lavori permettendo la posa del tubo in pochi giorni.
Terminato lo scavo e collegate le condutture idrauliche, con enorme soddisfazione, si è potuto vedere uscire l'acqua dai rubinetti del dispensario.
E' da sottolineare che dal momento della costruzione del dispensario da parte di una organizzazione di nazionalità Belga (si presume nell'anno 1978) non era mai uscita una goccia d'acqua da quei rubinetti.
E' stato un successo.
Un ulteriore grande lavoro è stato eseguito dai volontari del secondo turno.
Con enorme decisione e forza d'animo hanno portato a compimento la pulizia del dispensario, aprendo porte da anni chiuse, disinfettando e ridipingendo l'intero edificio, eseguendo anche opere di manutenzione.
Si è riportato così l'edificio a nuova vita e questo sempre con l'aiuto prezioso della comunità locale.
Infine, continua la collaborazione con l'infermiera Segunda.
Per questo scopo sono stati inviati dei farmaci e materiale sanitario dall'Italia, utili per le malattie presenti in Guinea Bissau (vista la carenza di tale materiale in loco).
Disinfettanti, garze, siringe ecc... sono stati stoccati in ambulatorio assieme ai farmaci.
E' stato possibile collaborare, inoltre, confrontando le esperienze tra il personale infermieristico italiano e l'infermiera guineiana.
Gabriele Franzin
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