Inaugurazione della scuola Sambù

Alla presenza del Vescovo di Bafatà Mons. Zilli, del custode dei frati della Guinea Bissau Padre Victor Quemacha, di padre Gianfranco, del Sindaco di Caboxangue, del superiore della Missione di Caboxangue, di numerose altre autorità civili e religiose, di noi volontari italiani e di tanta gente del posto, ma soprattutto di tantissimi bambini, è stata ufficialmente inaugurata la scuola elementare e media "SAMBU" che attualmente è frequentata da oltre 300 alunni. 

Per me, ma credo per tutti noi, è stata una mattina veramente particolare, un momento che non si cancellerà mai dalla memoria. 

La giornata è iniziata con la santa messa alle ore 09,00 celebrata dal vescovo assieme a sei padri francescani. 

Non è possibile raccontare in poche righe le emozioni che ho provato. 

Ho subito pensato a quando abbiamo iniziato la costruzione in Italia ed al coraggio che abbiamo avuto di partire senza i soldi necessari. 

Abbiamo però creduto fino in fondo nella Provvidenza. 

Ci siamo fidati. Mi sono venute così in mente persone, aziende e singoli volontari che si sono resi disponibili a partecipare a questo ambizioso progetto. 

Il Sindaco di Ceggia mi aveva dato delega di rappresentarlo ufficialmente, l'ho fatto molto volentieri pensando alle tante persone del nostro paese che in diversi modi hanno collaborato. 

In questi momenti si percepisce il senso della vera condivisione, si capisce l'importanza di sentirsi fratelli cioè figli di un unico Padre. 

Chi ti fa capire questo sono loro, i nostri fratelli africani che hanno dimostrato gratitudine infinita nei nostri confronti. 

Quest'opera che abbiamo realizzato in forma completamente volontaria, insieme alla gente di Caboxangue, ora ci auguriamo possa dare i frutti desiderati. 

E' una struttura veramente bella, ma quello che è importante è che sia bella dentro le aule e soprattutto che i nostri amici africani sappiano nel tempo diventare autonomi nella gestione. 

A noi il compito di accompagnarli in questo percorso. 

Avevamo però tutti un dispiacere: la nostra presidente Mariagrazia, avendo perso l'aereo non è potuta essere presente e non possiamo dire "sarà per un'altra volta". 

Speriamo invece di poter dire "sarà per un'altra opera". 

L'ho detto già tante volte, ma lo ripeto ancora, quello che è stato fatto non è niente rispetto a quello che ancora è da fare. 

E' importante che, guidati dalla nostra Mariagrazia, continuiamo questo cammino di condivisione con chi in varie parti del mondo vive nel bisogno estremo, cercando ogni giorno di essere veramente strumenti a disposizione della Provvidenza. ​