Riceviamo da suor Giannina Moretto

Carissimi amici di Insieme per l'Africa è con grande gioia e commozione che vi raggiungo per esprimervi ancora una volta il mio profondo e sincero grazie. 

Grazie per quello che siete, grazie per quello che fate, grazie per avermi donato la possibilità di incontrarvi, insieme al fratello missionario, di conoscere i vostri volti e di approfondire il vostro instancabile servizio missionario. 

Il fraterno incontro del 19 settembre scorso è stato per me come una ricarica umano-spirituale: la mia piccolezza missionaria è stata rafforzata dalla vostra compatta e determinata solidarietà a servizio dello sviluppo socio-culturale dei fratelli più poveri. 

Dalla serenità dei vostri volti ho ulteriormente compreso come siano vere le Parole di Gesù : « C'è più gioia nel dare che nel ricevere ». 

In quell'incontro mi avete chiesto di esporre un po' la mia vita di missionaria e le urgenze prioritarie. 

Ho cercato di farlo in sintesi, semplicemente come il cuore mi dettava e sicuramente senza una perfetta logica descrittiva. 

Ho sentito il bisogno di precisare come il mio essere missionaria è incarnato nel mio appartenere ad una Congregazione religiosa che, fine dicembre 2004, mi ha qui inviata, per cui nell'esporre le necessità prioritarie vi ho parlato di una cucina in favore del Foyer Ragazze Madri e dell'Alfabettizzazione nella nostra Missione a Logoualé situata all'Ovest della Costa D'Avorio : è la che, per quattro anni consecutivi, feci la mia prima esperienza missionaria. 

Vi ho pure accennato al problema Finestre presente nella casa dove risiedo qui ad Abidjan : l'acqua che, nella stagione delle piogge, entra nelle stanze fino ad uscire dalle porte di fronte. 

Mi avete incorraggiato a chiederevi subito un contributo prima per uno e poi eventalmente per l'altro proggetto. 

Lo faccio non per me stessa ma per la missione che amo. 

Avrei preferito dare la priorità a quello riguardante Foyier e Alfabetizzazione, ma la Responsabile della Comunità di Logoualè, rientrata in Italia il 29 luglio sera, è stata subito ricoverata con urgenza. 

Alla mia partenza, 3 agosto c.m., le sue condizioni di salute erano ancora preocuppanti, per cui non ho potuto avere da lei, fino ad ora, una bozza del proggetto. 

Quanto a Finestre avrei intenzione di rivolgermi a qualcuno per vedere come risolvere il problema, ma per il momento non posso permettermi di affrontare un'altra spesa, visto che la prima è andata in fumo, come potete constatare da alcune foto che allego, riguardanti le condizioni delle « bache » a solo una settimana di vita : sono stata costretta a chiedere con forza di levarle perché pericolose. 

Sicuramente quanto esposto non sono per ora progetti ben definiti anche se la necessità di procedere ai lavori incalza. 

Lascio a voi la scelta di disporre come meglio credete. 

Personalmente sono sempre più convinta che il nostro essere in missione non è altro che un prolungamento di chi, come voi sanno dimenticarsi per aiutarci. 

Conservo con piacere, nel mio breviario, il foglietto con su scritti i vostri nomi : mi aiuta a ricordarvi ogni giorno al Signore. 

A Lui affido il vostro lavoro e le vostre necessità e in Lui porgo un fraterno saluto e un rinnovato grazie a tutti/e e a ciascuno/a. 

Un grazie particolare alla Presidente, Signora Mariagrazia, per la sua dinamicità missionaria e per la responsabilità che si è assunta. 

Con stima e riconoscenza.  ​