Il perché di una scelta: cercare di essere persone di qualità

Madre e figlio
Qualche giorno fa, mentre in Consiglio si discuteva sugli articoli da pubblicare su questo numero del "Giornalino", qualcuno mi ha invitato di scrivere qualcosa sulle motivazioni che mi hanno spinto a impegnarmi nell'Associazione. 
La scelta è intrinsecamente legata a quelle che ho operato nel corso della mia vita ed infatti, per oltre quarant'anni ho svolto servizio come capo scout nel Gruppo di Ceggia, nella Zona di Vittorio Veneto e nei Campi di Formazione nazionali. 
Per ogni persona che sia stata scout, di qualsiasi associazione essa abbia fatto parte, ci sono almeno due principi basilari cui si impegna ad essere coerente nella sua vita: «Lasciare il mondo migliore di come l'ha trovato»; «aiutare gli altri in ogni circostanza». 
Ora, non si può pensare di lasciare un mondo migliore se non ci si sforza di trovare ciò che di positivo è possibile fare nella vita di ogni giorno e l'incontro con gli altri, anche se a distanza, soprattutto con quelli che stanno al margine dell'odierna società dell'opulenza, senza dare una risposta coerente con gli impegni suddetti. 
Cercare l'altro significa passare dallo slancio emotivo del voler abbracciare tutti gli uomini di qualsiasi razza, sesso, età, alla consapevolezza di rifiutare di vedere le altre persone come degli estranei, improntare la nostra azione come Associazione, non solo a sopperire alle necessità contingenti delle persone cui offriamo il nostro aiuto, ma insistere sull'educazione. 
Dare ai ragazzi/e l'opportunità di crescere, di aprire le loro menti, di costruire una società in cui diventare gli artefici del progresso del proprio villaggio e della propria nazione. 
Contemporaneamente, se vogliamo che l'Associazione diventi uno stimolo per la nostra comunità, dovremmo trovare il modo di dare anche ai nostri giovani l'opportunità di provare il gusto dell'altro, il desiderio di fare incontri profondi e non superficiali, per conoscere l'altro, per cercare di capirlo e aiutarlo. 
E' il gusto della conoscenza profonda che ci permetterà di andare oltre le sensazioni e gli stereotipi. 
Ecco, ho scelto di far parte dell' Associazione Insieme per l'Africa per continuare sulla strada che ho intrapreso tanti anni or sono, cercando di vivere meno egoisticamente sapendo che il mio diritto è il dovere che ho verso le altre persone e il mio dovere è il diritto degli altri.  

Antonio Parcianello


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